Il torrente Bozzente passa per Rho per un totale di 4300 metri.
Il percorso del Bozzente si snoda sul territorio rhodense in
parte a vista e in parte tombinato. L’attenzione del Comune di Rho e di altre
istituzioni si concentra sul torrente al fine di garantire il corretto
scorrimento delle acque e quindi anche di evitare esondazioni e danni
strutturali legati a fenomeni di improvvise e violente precipitazioni. Fondi di Regione Lombardia per il tramite
di Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po, hanno recentemente permesso di
ripulire e consolidare gli argini del torrente nel tratto scoperto che si
sviluppa da Biringhello sino alla caserma dei vigili del fuoco.
Oltre 8 milioni di euro, dedicati a questo scopo da Regione Lombardia, sono destinati alla realizzazione di vasche di laminazione nella zona di Biringhello, che permetteranno di trattenere le acque in eccesso e ridurne il flusso in caso di forti piogge, sia sullo scolmatore e soprattutto sul tratto di torrente che attraversa la città di cui la metà tombinato. Lavori di cui ancora va deciso l’avvio.
Ora,
come attestato dalla Circolare sul decreto assegnazioni per la messa in
sicurezza degli edifici, emessa il 14 luglio 2023 nell’ambito dei documenti del
Piano di ripresa e resilienza, Rho viene indicata nell’elenco degli enti
beneficiari dei finanziamenti per un totale di cinque milioni di euro per la
sistemazione delle tombinature del Bozzente. Il che significa che il totale dei
fondi PNRR connessi al progetto complessivo “Rho la città che cambia” salgono
da 58 a 63 milioni.
Il
progetto di fattibilità tecnico economica delle “opere di sistemazione
strutturale e idraulica finalizzate alla messa in sicurezza delle opere
esistenti e alla riduzione del rischio idraulico delle tombinature del torrente
Bozzente nel comune di Rho” risale al febbraio 2021, ai tempi della seconda
giunta Romano.
Un
raggruppamento temporaneo di professionisti venne incaricato dal Comune di Rho
per redigere lo studio di fattibilità, alla luce dello stato di degrado delle
tombinature e delle criticità idrauliche responsabili di ricorrenti allagamenti
che si sono manifestati in passato in coincidenza di eventi meteorici
significativi.
I professionisti
incaricati avevano da subito evidenziato ossidazione delle armature, criticità
idrauliche, degrado strutturale. Le diverse indagini eseguite hanno messo
in evidenza una inconsueta disposizione di armatura di piccolo diametro incompatibile
con le prestazioni statiche associate ai carichi di tipo stradale previsti
dalla norma.
“Il torrente – precisa la relazione dei professionisti - si
sviluppa prevalentemente nella porzione Ovest del territorio comunale seguendo
la direttrice Nord-Sud. Al confine comunale a Nord, in località Biringhello, il
torrente viene intercettato da un canale scolmatore dove viene deviata la gran
parte (se non la totalità, in particolari condizioni) delle portate in arrivo
dal bacino naturale e urbanizzato di monte, già laminate dalle opere previste
per la riduzione del rischio idraulico complessivo. Tale canale scolmatore
confluisce nel fiume Olona. Una quota parte delle portate di piena viene
inviata a valle, nella tombinatura di Rho, durante gli eventi meteorici più intensi,
ma le previste vasche di laminazione di Biringhello dovrebbero consentire di
annullare tale contributo dal bacino di monte. Il tratto urbano risulta
incompatibile non solo con le portate di piena in arrivo da monte, già
parzialmente gestite dallo scolmatore, ma anche con quelle residue attualmente
previste dalla gestione coordinata Comune-AIPO-Regione del manufatto stesso.
Risulta, cioè, necessario provvedere all’annullamento delle portate di piena in
arrivo da monte, per limitare la già critica insufficienza del tratto urbano”.
Azione che verrà svolta dalle vasche di laminazione di Biringhello.
Lo
sviluppo complessivo del torrente Bozzente nel Comune di Rho misura circa 4300
metri di cui 2330 tombinati. A eccezione dei principali attraversamenti
stradali, le opere di tombinatura sono state realizzate prevalentemente del
corso degli anni 1960-1965 con la realizzazione di un condotto in calcestruzzo
armato scarsamente interrato e conservando gli esistenti attraversamenti
carrabili. Il rapporto ispettivo evidenziava criticità importanti lungo
pressoché tutti i tratti di tombinatura: estesi deterioramenti del fondo
dei condotti; irregolarità del piano di scorrimento; avanzata ossidazione delle
armature delle solette di copertura dei condotti con riduzione delle sezioni
resistenti fino ad osservarne anche la rottura; lesioni trasversali che causano
filtrazioni d’acqua e accelerazione del degrado; presenza di cumuli di
materiale trasportato dalla corrente sia di tipo inerte che vegetale. Una
rilevante causa del deterioramento del manufatto è stato l’utilizzo dello
stesso come asta fognaria per diversi decenni, sino al 2012, quando la società
Capholding, che gestisce il ciclo completo delle acque, ha realizzato i nuovi
collettori fognari principali, convogliando le acque nere al depuratore
consortile di Pero.
Un
“Piano delle indagini di approfondimento del degrado strutturale dei manufatti
di tombinatura” ha permesso di condurre prime valutazioni sulla sicurezza
strutturale dei condotti e di riscontrare la necessità di interventi di
ripristino strutturale.
I
cinque milioni appena ottenuti, che copriranno buona parte delle spese
previste, serviranno a ricostruire il fondo dei condotti tombinati al
fine di preservare i manufatti da potenziali pericolosi scavernamenti generati
dalla corrente; applicare un intonaco cementizio fibrorinforzato lungo le
pareti; risanare le solette di copertura; creare rinforzi strutturali dove
necessario.
Nel
frattempo sono stati apportati limiti alla transitabilità dei mezzi pesanti in
alcuni tratti. Il progetto, oltre al consolidamento dei manufatti, prevede
anche la realizzazione di un nuovo tracciato del torrente lungo via Magenta,
eliminando una rilevante criticità dal punto di vista idraulico e
rinaturalizzando una parte del tracciato che verrà realizzato, a vista, sul
sedime storico del corso d’acqua.
Storie di Andrea Re.
Commenti
Posta un commento