Rho. Grande successo alla Festa Alpina.

 Tre giorni di buon cibo e divertimento.

L’ottimo risultato della tradizionale e classica Festa Alpina, la manifestazione settembrina tornata dopo tre anni di assenza, è stato dettato dalla grande affluenza e partecipazione da parte della cittadinanza rhodense e non solo. Il rientro è stato fatto in punta di piedi, e con qualche modifica al programma tradizionale, niente musica il sabato e la domenica sera, il che ha dato la possibilità a tutti i presenti di poter stare insieme, mangiare, brindare e dialogare, con un sottofondo musicale di musica alpina, come “La montanara”, “Monte Canino”, “Monte Nero” e tante altre. Altra variazione alla tradizione è stata la sostituzione del classico “risotto coi funghi” della domenica con i “casoncelli bergamaschi”, altro primo piatto della tradizione montanara, seguito dal classico piatto di trippa o di polenta con bruscitt.

La festa non è Festa Alpina se al centro, come momento importante e fulcro di tutta l’iniziativa, non ci fosse la Santa Messa in cui vengono ricordati gli “Alpini andati avanti” e tutti gli Alpini in arme e in congedo, messa celebrata da don Alberto Rivolta presso la chiesa parrocchiale di San Vittore Martire, il quale, durante la sua omelia, ha voluto sottolineare una parola importante per gli Alpini: SERVIZIO, il loro servizio verso il prossimo, verso il bisognoso, chiunque esso sia, un servizio che viene allo stesso tempo declinato verso Dio. Alla fine della messa l’Alpino Gabriele Borghetti ha letto la preghiera dell’Alpino. Alla Santa Messa erano presenti il Gruppo ANA di Rho al seguito del capo Luigi Azzerboni, i Gruppi di Lainate, Arese, Legnano e San Vittore, le autorità civili, il consigliere regionale Carlo Borghetti, il sindaco Andrea Orlandi in testa, presidente del consiglio Calogero Mancarella, il presidente DAVO(Distretto Agricolo Valle Olona) Giuseppe Caronni, le autorità militari, e Rho Soccorso.

Si ringraziano tutti i volontari che hanno reso possibile questo evento.

Storie di Andrea Re.