Uno sguardo fisso sulla Pogliano di domani.
Raffaele Giammario,
questo sconosciuto. E’ sempre vero nella maggior parte dei casi che gli
sfidanti alla poltrona di sindaco siano degli sconosciuti ai più, ma purtroppo
in questa occasione mi devo ricredere, perché
il candidato a sindaco della città di Pogliano Milanese della Lista civica di centro sinistra Vivere Pogliano è Raffaele Giammario, ingegnere informatico nato nel 1972 a Bujumbura
in Burundi, mentre i genitori si trovavano in Africa come cooperanti
internazionali, costretti a tornare in Italia a causa degli scontri tribali
dopo un mese dalla nascita di Raffaele, passando da Novara, Monza per arrivare
in ultimo a Pogliano Milanese, dove Raffaele si è sposato con Sara Morlacchi, poglianese, nel 1999,
da cui ha avuto due figli, Irene e Jacopo rispettivamente di 23 e di 21
anni.
Raffaele Giammario. |
“Sono un civico, ma il mondo della politica mi ha sempre
interessato, non ho mai avuto una iscrizione a un partito, mi riconosco comunque
nei valori del centro sinistra, anche se sono sempre stato indipendente, già a
Monza prima di sposarmi ho avuto una esperienza di consiglio di circoscrizione.
Arrivato a Pogliano per un po’ non ho fatto attivamente vita politica, anche perché,
come molti poglianesi sapranno, mia moglie lavorava in Comune a Pogliano, e non mi sembrava opportuno creare una
situazione di conflitto d’interessi” ha dichiarato il candidato sindaco Raffaele Giammario “Dopo che mia moglie
è entrata nel Comune di Milano, mi sono candidato per tre volte come
consigliere comunale, nel 2009 sono stato il secondo dei non eletti, nel 2014
il primo dei non eletti, e nel 2019 non è andata bene, avendo lavorato più per
la lista che per la mia candidatura in consiglio”.
“Abbiamo avuto un confronto con gli amici di Vivere Pogliano,
coi quali in questi anni, anche senza nessun ruolo, ho continuato a frequentare
e supportare nel loro lavoro di opposizione, e pensando a tutto questo e alle
prossime elezioni mi sono proposto, ho deciso di fare un passo in avanti, sono
stato accettato. Infatti in Vivere
Pogliano quello che conta non sono le tessere, ma quello che una persona
faceva e proponeva”.
“Il mio primo interesse è quello di costruire una comunità,
il mio cavallo di battaglia sarà questo, lavorare per ricostruire una comunità
che vedo assente e divisa. Io sono una persona che tendenzialmente cerca di
unire, non di dividere. Non sono una persona di compromesso, però sono una
persona a cui piace ascoltare tutte le campane, cercando di recepire il buono
in ogni opinione, perché penso che in idee, anche che non mi convincono, dietro
c’è un bisogno che avrà una sua motivazione” un punto importante per Raffaele
Giammario è l’ascolto e la comprensione dei bisogni delle persone “ Se capisci
il bisogno mettendo insieme quello che tu sai, probabilmente potrai dare una
risposta, la miglior risposta che a quel bisogno si possa dare”.
Capire i bisogni e dare delle risposte. “Ascoltiamoci,
parliamoci, capiamo quali sono le priorità e poi su questo costruiamo un
progetto. Ora in campagna elettorale mi rendo conto che bisognerà dare delle
cose concrete, e io sono molto legato alla concretezza, per questo sfrutteremo
questi mesi di campagna elettorale cercando di invogliare i nostri cittadini a
raccontarci quali sono i loro bisogni, i loro desideri, anche quelli che oggi
non riescono a esprimere o che non hanno ascolto”. Ha concluso il candidato a
sindaco di Vivere Pogliano, Raffaele
Giammario.
Lavorare sulla Pogliano del 2024, guardando alla Pogliano
del 2034.
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Storie di Andrea Re.
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