Si è svolto nella mattinata di martedì 31 gennaio il Flash Mob fuori dall’IRCSS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e dall’Ospedale di Rho, organizzato dall’Unione Popolare, al motto di “La salute non è una merce, la sanità non è un’azienda”, a sostegno della candidata presidente Mara Ghidorzi: “Noi vogliamo in qualche modo simbolicamente denunciare il drenaggio di risorse pubbliche destinato alla sanità privata”.
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IRCCS Ospedale Galeazzi- Sant'Ambrogio |
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Massimo Giordano |
Una mattinata molto intensa che ha visto i sostenitori di Unione Popolare volantinare al di fuori dei presidi ospedalieri per esporre le loro perplessità su questo sistema, che funziona da anni, attraverso il quale si delega il privato a fornire i servizi ai cittadini. A sostegno di questa mozione c’è Massimo Giordano, candidato al consiglio regionale di Unione Popolare: “Sul nostro territorio la situazione si sta manifestando platealmente con l’apertura dell’ospedale Galeazzi, facente capo al Gruppo San Donato, uno dei più grandi gruppi di sanità privata in Italia. Risuonano ancora le denunce di Medicina Democratica per cittadini che si sono visti annullare visite in strutture pubbliche ricevendo come unica alternativa la prenotazione presso il nuovo ospedale privato. Oppure, cito sempre Medicina Democratica, le vere e proprie provvigioni destinate ai call center per favorire lo spostamento delle singole prestazioni dal pubblico al privato nel gruppo Multimedica”. Nel mentre comitati di medici e cittadini denunciano il progressivo smantellamento del servizio pubblico: meno 180 posti letto tra Rho, Bollate e Garbagnate. “Pronto Soccorso inadeguato, ridimensionamento e chiusura di reparti sono sotto gli occhi di tutti. E’ incredibile pensare che i cittadini abbiano dovuto ricorrere al TAR per salvaguardare la Terapia Intensiva Neonatale di Rho. Il tutto in uno scenario complessivo desolante: 10 anni di tagli a livello nazionale per 40 miliardi che hanno significato oltre 100 ospedali e altrettanti PS chiusi per un totale di 37000 posti letto in meno. E in Lombardia mancano medici di base e personale sanitario mentre nascono sempre nuove strutture private. Con tutto questo giro d’affari viene da chiedersi quale sia stato il contributo della sanità privata durante il COVID; praticamente nullo, lasciando al pubblico, già impoverito dallo spostamento di risorse, tutto l’onere dell’emergenza, esposto a una direzione politica mediocre, guardando impotente scandali e mortificato da una storia recente di smantellamento della medicina territoriale e della prevenzione”.
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Flash Mob all'Ospedale di Rho |
Massimo Giordano, responsabile di reparto per una cooperativa locale, e Unione Popolare hanno le idee chiare “le nostre proposte, dal no alla intramoenia (medici che esercitano professione privata dentro l’ospedale pubblico) al piano straordinario di assunzioni, dal rafforzamento della medicina territoriale come i SERT all’introduzione di criteri di reddito, rappresentano un argine contro un pericolo ancora peggiore della situazione attuale. Sono infatti fermamente convinto che la Lombardia sia il modello di riferimento, la punta avanzata, di una svolta di stampo americano per la sanità italiana. Impoverito e screditato il servizio pubblico, esaltato il modello privato, invocando la salvaguardia del pareggio di bilancio, verrà il giorno in cui ci diranno che lo stato garantisce il minimo ai soli indigenti, tutti gli altri dovranno arrangiarsi con un’assicurazione sanitaria. Se paghi ti puoi curare, altrimenti debiti o niente! Questo è il vero obiettivo di coloro i quali, sorridenti, hanno creato questo sistema”. Andrea Re
Salve, sono Massimo Giordano.
RispondiEliminaIo credo la politica deve sforzarsi di trovare il giusto equilibrio nel dare risposte immediate per i problemi del presente e al contempo valutare come quelle scelte ricadranno sulle generazioni future. La battaglia per la sanità pubblica è esattamente questo. Quello che rivendichiamo oggi serve al nostro benessere immediato e a preservare i nostri figli da un futuro precario.
Grazie per l'ospitalità e complimenti per il blog.
Grazie a te e alla tua disponibilità!
EliminaLa sanità pubblica va difesa !!!! Possibile che la gente non capisca che deve difendere direttamente, assieme alle forze politiche sindacali e sociali un bene primario come è la sanità pubblica? Basta fare i conti della serva e rendersi conto che anche ci percepisce una normale pensione come la mia , deve scegliere : curarsi o mangiare e pagare le bollette, ovviamente è costretto a non curarsi. CI STANNO SCIPPANDO NON SOLO LA SANITÀ MA ANNI DI VITA !!! Sveglia, popolo bue!!!!!!
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