Una mostra permanente all’IT Enrico Mattei di via Padre Vaiani a Rho.

“40 scatti alla storia”. Una retrospettiva fotografica sui miti, gli imperi e la guerra fredda.

E’ stata inaugurata mercoledì 27 aprile, presso gli spazi dell’Istituto Tecnico Mattei di Rho, la mostra “40 scatti alla storia”, esposizione fotografica presentata e raccontata dalle studentesse e dagli studenti della 5^ B AFM, una spiegazione da veri conoscitori di storia, i quali hanno preparato tutto il necessario coadiuvati dai loro professori: Albanese Laura, Daniel Grandi, Federica Urro. Presenti alla inaugurazione la preside Maria Lamari, l’assessore alla scuola Paolo Bianchi, la consigliera Clelia La Palomenta, il presidente dell’ANPI di Rho Mario Anzani e la professoressa Carmen Meloni. Una mostra che vuole andare oltre a quello che la semplice didattica può far apprendere agli studenti, con una visione più attuale della storia, che non si può fermare al 1945 o poco di più.

Taglio del nastro con Maria Lamari, Paolo Bianchi e gli studenti

Le foto esposte, in bianco e nero, sono state suddivise in quattro parti rappresentative di situazioni, tempi e nazioni diverse. Le ragazze e i ragazzi, i veri protagonisti della mattinata, hanno illustrato l’evoluzione storica fino agli anni ’70 dei fatti più significativi accaduti a causa delle influenze delle due superpotenze, U.S.A. e U.R.S.S.,  in Corea, Vietnam, Cuba, Israele, Afghanistan, Egitto, Algeria, Mozambico, Angola, Cile, Argentina, Congo, Ungheria, Cecoslovacchia e Italia fino ad arrivare al femminismo e alla nascita dello Statuto dei Lavoratori del 1970.

Una breve introduzione è stata fatta dai professori che hanno seguito questo progetto, in cui è stato detto da Daniel Grandi: “Gli eventi del passato hanno necessariamente delle ripercussioni sul presente e la guerra fredda più che mai ha questo valore, questa capacità di ancorarci con forza nel presente”, episodi e avvenimenti che nelle foto e nei racconti storici dei ragazzi ci hanno catapultato in un presente storico conseguenza del passato.

Al termine del percorso la preside Maria Lamari dopo aver ringraziato gli insegnanti e gli studenti ha detto: “Questo delle immagini è uno strumento veramente fondamentale ed efficace per darci l’idea di questo cammino storico che avete illustrato. L’immagine su di noi ha un effetto molto più potente della storia spiegata, una forza rappresentativa che manca alla parola. La storia ha una importanza fondamentale, e se voi capiste l’importanza della storia sicuramente vi entusiasmereste tantissimo, perché la storia è il nostro cammino e la storia serve per creare la memoria. E proprio per questo, guardando queste immagini , qual è il monito che noi dovremmo ricevere? Che questi fatti non si dovrebbero ripetere”.

Ultimo intervento conclusivo da parte dell’assessore Paolo Bianchi: “Questo si vede che è un risultato collettivo, di un lavoro di squadra, e anche il lavoro che avete fatto voi ragazzi, perché vi siete messi in gioco, e parlare in pubblico non è una cosa semplice. Speriamo che sia visitata tantissimo dalle altre scuole e anche dalle altre classi di questo istituto, perché questo è uno strumento importantissimo che voi avete regalato alla scuola”.

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Andrea Re

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A permanent exhibition at IT Enrico Mattei in via Padre Vaiani in Rho.

“40 snapshots of history”. A photographic retrospective on myths, empires and the cold war.

The exhibition "40 shots to history" was inaugurated on Wednesday 27 April at the Mattei Technical Institute in Rho, a photographic exhibition presented and told by the students of the 5th B AFM, an explanation from true history, who have prepared everything necessary assisted by their professors: Albanese Laura, Daniel Grandi, Federica Urro. The principal Maria Lamari, the councilor of the school Paolo Bianchi, the councilor Clelia La Palomenta, the president of the ANPI of Rho Mario Anzani and professor Carmen Meloni were present at the inauguration. An exhibition that wants to go beyond what simple teaching can teach students, with a more current vision of history, which cannot stop at 1945 or a little more.

The black and white photos on display have been divided into four parts representing different situations, times and nations. The girls and boys, the real protagonists of the morning, illustrated the historical evolution up to the 70s of the most significant events that occurred due to the influences of the two superpowers, the U.S.A. and the USSR, in Korea, Vietnam, Cuba, Israel, Afghanistan, Egypt, Algeria, Mozambique, Angola, Chile, Argentina, Congo, Hungary, Czechoslovakia and Italy up to feminism and the birth of the Workers' Statute of 1970.

A brief introduction was made by the professors who followed this project, in which Daniel Grandi said: "The events of the past necessarily have repercussions on the present and the cold war more than ever has this value, this ability to anchor us with strength in the present”, episodes and events that in the photos and historical stories of the boys have catapulted us into a historical present, a consequence of the past.

At the end of the course, the principal Maria Lamari, after thanking the teachers and students, said: "This imagery is a truly fundamental and effective tool to give us an idea of this historical journey that you have illustrated. The image on us has a much more powerful effect than the story explained, a representative force that the word lacks. History has a fundamental importance, and if you understood the importance of history you would surely get very excited, because history is our journey and history serves to create memory. And for this very reason, looking at these images, what is the warning that we should receive? That these facts should not be repeated."

Last concluding speech by the councilor Paolo Bianchi: "This is clearly a collective result, of teamwork, and also the work you guys have done, because you put yourself on the line, and public speaking is not a simple thing. We hope that it will be visited a lot by the other schools and also by the other classes of this institute, because this is a very important tool that you have given to the school".

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Andrea Re