Rho. Ipsia Puecher. “Una aggressione vile e riprovevole” ha dichiarato il sindaco Orlandi.

 Prima di esprimersi pubblicamente bisogna valutare tutti gli aspetti.

L’incursione di alcuni ragazzi, con i volti nascosti da passamontagna e cappucci delle felpe, verificatasi venerdì 27 ottobre all’Ipsia Puecher ha suscitato sdegno collettivo e forte preoccupazione. Il Sindaco di Rho, Andrea Orlandi, ha preso immediatamente contatto venerdì con il dirigente scolastico Emanuele Contu per rappresentare alla scuola superiore la propria vicinanza e solidarietà a nome di tutta la cittadinanza. Lo stesso hanno fatto il Vicesindaco Maria Rita Vergani e l’assessore alla Scuola Paolo Bianchi.

Il sindaco Andrea Orlandi.

Con l’istituto, di competenza della Città Metropolitana di Milano,  il Comune ha in atto collaborazione su vari fronti, a partire dalla legalità. Il lavoro in rete è decisamente intenso e tanti sono i riconoscimenti ottenuti dagli studenti in vari ambiti.

Il gruppetto che ha organizzato il blitz del 27 ottobre – dichiara il Sindaco Andrea Orlandi, in contatto costante anche con la Stazione e la Compagnia dei carabinieri di Rho che indaga sull’accaduto – ha agito con notevole viltà: mentre si presentava con le fattezze di un commando di terroristi, ha evitato di esprimersi a parole o con scritte che permettessero di intuire le “motivazioni” dell’incursione. Se si vuole contestare qualcosa, lo si fa a volto scoperto. Senza nascondersi. Chi ha agito ha soltanto generato panico (senza tenere conto delle conseguenze di questo in coetanei magari più fragili) e distrutto quel che si trovava davanti. E lo ha fatto senza lasciare un chiaro messaggio”.

Ci siamo astenuti dal trattare nell’immediatezza questo argomento sui canali istituzionali per diverse ragioni: in primo luogo perché sono in corso indagini e ci affidiamo come d’abitudine alla competenza delle forze dell’ordine cittadine; perché l’istituto superiore non dipende direttamente dal Comune di Rho; perché la nostra prima preoccupazione è stata quella di manifestare concreta vicinanza a studenti, genitori, insegnanti e dirigente e non di affidarci ai social. I nostri canali istituzionali trattano ampiamente quanto riguarda la collettività e  quanto avviene in spazi comunali. La nostra azione per costruire una comunità coesa e all’insegna della legalità è costante e quotidiana. Le istituzioni non seguono l’onda emotiva ma curano comunicazioni frutto di attente valutazioni prima di esprimersi pubblicamente”.

Storie di Andrea Re.


"Storie di Andrea Re" per il sociale ricorda:

Quando guidi, guida e basta.

Non abbandonare gli animali.   


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