Un momento importante voluto dal presidente Calogero Mancarella e dal sindaco Andrea Orlandi.
Un anniversario quello della Costituzione della Repubblica Italiana, precisamente il 75°
(1948-2023), slittato per poche settimane nell’anno successivo, precisamente il
16 gennaio 2024, fortemente voluto dal presidente del Consiglio comunale di
Rho, Calogero Mancarella, tenutosi nella
Sala convegni di villa Burba a Rho in corso Europa 291, che ha visto la
presenza di relatori illustri, oltre al presidente del Consiglio che ha
introdotto la serata, la professoressa Elisabetta Lamarque,
docente di Diritto costituzionale all’Università Milano Bicocca, ed Elena
Buscemi presidente del Consiglio
comunale di Milano.
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Bianchi, Lamarque, Mancarella, Buscemi e Orlandi. |
L’apertura della serata ha visto protagonista il giovane Mattia Petrosino, il quale ha ricevuto
una copia della Costituzione direttamente dalle mani del presidente Calogero Mancarella, attualmente Mattia
frequenta la prima classe scuola secondaria inferiore, ma l’anno precedente in
quinta classe scuola primaria inferiore “Salvo
D’Acquisto” di via Castellazzo a Rho, seguito dalla passione della maestra Nazzarena Bova, aveva preparato ed
elaborato una Costituzione, che è veramente a “portata di bambini”.
Nella introduzione il presidente del Consiglio Calogero
Mancarella ha voluto ricordare il momento del 40° anniversario della
Costituzione, quando lui giovane studente ne ricevette una copia, e per questo
motivo ha voluto fortemente ricordare questo 75° anniversario con un momento
importante: “E’ per me motivo di orgoglio poter ospitare nella nostra città la
cerimonia di celebrazione del 75° anniversario dell’entrata in vigore della
nostra Carta Costituzionale”.
Dopo aver presentato e ringraziato gli ospiti ha voluto
puntare il suo intervento su tre aspetti importanti della Costituzione: “Il
primo è di carattere linguistico. L’Italia, immediatamente dopo la seconda
guerra mondiale, non era solamente un paese semidistrutto, aveva anche un
grosso problema di alfabetizzazione. Proprio per questo, consapevoli di tale
situazione, i nostri padri costituenti sono riusciti nell’impresa di scrivere
la nostra legge fondamentale in una lingua chiara, lineare e comprensibile. Il
secondo aspetto è la lungimiranza della Costituzione, il saper vedere oltre la
miseria di quel momento storico che l’Italia stava vivendo”.
Il presidente ha voluto qui ricordare l’articolo 9 quando recita:
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
“Sono questi tre elementi che costituiscono una ricchezza nazionale di cui
tutti i cittadini sono titolari ed eredi, senza nessuna distinzione” ha
sottolineato il presidente Mancarella prima di soffermarsi sul terzo aspetto,
la partecipazione: “La Costituzione offre ai cittadini e alle istituzioni della
Repubblica democratica le coordinate con le quali garantire lo sviluppo e il
progresso della comunità civile. Questi obiettivi possono realizzarsi dolo se
si nutrono della partecipazione di tutte le diverse componenti del corpo sociale
e politico”.
Per questo motivo è necessaria la diffusione della conoscenza dei contenuti della Costituzione, in primis a partire dai principi fondamentali contenuti nei primi 12 articoli:
Art. 1
L'Italia
è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al
popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La
Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e
sociale.
Art. 3
Tutti
i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana
e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
Art. 4
La
Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di
svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una
funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5
La
Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua
nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento
amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle
esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6
La
Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8
Tutte
le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le
confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi
secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico
italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di
intese con le relative rappresentanze.
Art. 9
La
Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e
tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle
future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela
degli animali.
Art. 10
L'ordinamento
giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata
dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo
straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle
libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo
nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non
è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11
L'Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e
come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in
condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità
necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le
Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale
scopo.
Art. 12
La
bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre
bande verticali di eguali dimensioni.
Un intervento quello del presidente del Consiglio Calogero Mancarella che si è concluso citando Meuccio Ruini, deputato dell’Assemblea Costituente e presidente della “Commissione dei 75”, incaricata di redigere il testo costituzionale, prima di dare la parola all’assessore Paolo Bianchi: “La Carta ci ricorda i diritti e i doveri per vivere bene insieme. E’ importante che i ragazzi ne facciano esperienza. Amo questo testo perché è semplice e propositivo: non pone freni, ma promuove. Abbiamo scelto di invitare oggi dirigenti e insegnanti, perché hanno il compito di favorire la lettura della Carta tra i ragazzi. Ma abbiamo invitato anche giunta e consiglieri comunali, perché tutti noi amministratori siamo chiamati a prenderci cura della crescita civica dei ragazzi. L’articolo 34 ricorda che la scuola è aperta a tutti, premia tutti e non lascia indietro nessuno. Facciamo in modo che questo articolo venga sempre rispettato”.
Dopo l’assessore Bianchi sono intervenute le ospiti d’onore, la professoressa Elisabetta Lamarque, docente di Diritto costituzionale all’Università Milano Bicocca, ed Elena Buscemi presidente del Consiglio comunale di Milano, prima della chiusura affidata alle parole del sindaco Andrea Orlandi: “Quando la Costituzione entra nel substrato della società, passano automaticamente alle giovani generazioni i messaggi dei padri costituenti. E quel testo diventa la bussola per la società. Il sogno è di rivedere quelle code davanti ai seggi nel 1946: il 90 per cento degli elettori presente. Avere davanti questa bussola permette di fare in modo che la persona umana, soggetto inserito in una comunità, orienti le scelte”.
Una serata che ha visto la partecipazione di circa 70
persone, tra docenti e dirigenti scolastici, consiglieri comunali di
maggioranza e di opposizione. Vista l'importanza dell'argomento a mio parere è mancata un pò la tanto decantata "partecipazione", ma tutto deve iniziare, e questo è stato un passo importante per la nostra comunità. In questi giorni nelle scuole verrà consegnata una copia della
Costituzione, un inizio importante di scoperta per i cittadini del futuro,
augurandosi che tutti abbiano insegnanti come la maestra Nazzarena Bova.
@riproduzione vietata
Storie di Andrea Re.
"Storie di Andrea Re" per il sociale ricorda:
Quando guidi, guida e basta.
Non abbandonare gli animali.
Complimenti alla maestra Nazarena. Una maestra TOP!
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