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Si è tenuto nella serata di lunedì 6 maggio 2024 presso l’Auditorium
Maggiolini di via De Amicis 15 a Rho(MI) il secondo incontro di Dialoghi di inclusione 2024, organizzato dalla Polisportiva
San Carlo insieme con lo Spazio De Amicis, che unisce Baskin Rho e comunità Fede e Luce,
con il Patrocinio del Comune di Rho e con il contributo della Fondazione
Comunitaria Nord, dal titolo “Al di là dei banchi di scuola” con come ospiti Marco Erba, insegnante e
scrittore; Dario Ianes,
esponente di Libera Università di Bolzano e del Centro Studi Erickson di
Trento; Sara Olivari, dirigente
scolastico al liceo Rebora di Rho, la quale ha portato a testimonianza tre
giovani studenti, Giulia, Tommaso e
Francesca. La serata è stata moderata da Paola Pessina, presidente di Fondazione Comunitaria Nord Milano.
Una serata interessante che ha avuto un pubblico molto interessato
e attento sulla tematica della inclusione. I “Dialoghi di inclusione” sono
cominciati con le parole di Paola
Pessina, la quale dopo aver presentato l’incontro ha presentato gli ospiti,
Marco Erba è subito entrato in “empatia”,
termine usato parecchio in tutto il suo discorso, col pubblico presente
raccontando storie personali portate a esempio per l’occasione. Fra la
moltitudine di argomenti trattati ha dichiarato: “Nella vita non vincono i
fenomeni, vincono coloro che si impegnano”.
Dopo il primo intervento è stato il momento del discorso
della dirigente Sara Olivari che
oltre ad aver ricordato che “la scuola deve essere il baluardo della democrazia”
e aver usato parole come dialogo, confronto, ascolto, condivisione, ha
sottolineato che “la scuola non è ne un tribunale, ne un giudice, è una
comunità educante” oltre che “noi siamo anche gli adulti che abbiamo incontrato
nella nostra vita”. Sono intervenuti sul palco i tre giovani studenti che hanno
avuto modo di parlare della loro esperienza presso il liceo Rebora i quali
hanno voluto sottolineare l’importanza dei percorsi scelti non didattici, come
il teatro, il giornalino scolastico oppure il baskin, “attività che permettono
di migliorare e affrontare con forza e coraggio il nostro percorso scolastico”.
In ultimo, ma non per importanza, ha parlato Dario Ianes, il quale durante tutto l’incontro
non ha perso nessuna parola pronunciata dagli altri relatori, anche segnandosela
sul proprio quadernetto, ha ricordato i “vantaggi dell’inclusione” perché “i
gruppi eterogenei sono più efficaci di quelli omogenei” per questo “la
mescolanza di diversità è meglio”.
In conclusione la moderatrice Paola Pessina ha chiesto ai presenti
se avevano domande oppure qualcosa da dire in merito, ma l’uditorio è stato in
silenzio, “a questo punto, prendiamo gli appunti per una prossima edizione, per
poter continuare a parlare su questo argomento”.
Storie di Andrea Re
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