Rho. Presentato “Sombrero Swing”. La recensione.

 Trama consigliate per un film sulla Milano anni ’70.

Presentato il giorno 2 marzo 2024 presso il centro ULTER di piazza San Vittore a Rho il libro “Sombrero Swing” di Marco Aluzzi e Fabio Marani, Edizioni IlViandante. il caso ci ha portato a conoscere una coppia di artisti della scrittura: Marco e Fabio, rispettivamente abitanti a Settimo e a Rho.

 


Come cercatori di tesori allo sbaraglio, ormai increduli nella fortuna, abbiamo scoperto la loro opera, tra quelle buone presentate da altri autori presenti, che vogliamo raccomandare fortemente a lettura degli appassionati dei romanzi storici. E, credetemi come missionario tra i pagani, la raccomandazione non è seguito a mercede da parte degli autori o dell’editore o amicizia pregressa verso gli stessi.

Per cominciare il titolo è “Sombrero Swing”. Titolo musicale, sorprendente e anche misterioso. Trama ideata e sviluppata a partire da una storia vera accaduta nell’anno 1973, il medesimo in cui Marco Aluzzi e Fabio Marani ambientano questa loro prima fatica letteraria. Scritta a due con perfetta coincidenza tra i loro differenti stili: asciutto ove serve e barocco ove l’efficacia del racconto lo richiede. Quel che prima tra le altre sue qualità ci ha colpito di Sombrero swing è l’essere un VERO romanzo storico, ovvero NON è una ridondante scenografia atta solo a rappresentare persone del 21° secolo facenti cose più o meno fuori epoca, al solo scopo di fare del politicamente corretto dentro ad un Grand Guignol.

L’opera si svolge nel decisivo e vicino-lontano anno 1973, alla vigilia del primo embargo petrolifero, dell’austerity, delle domeniche senz’auto, della prima grande crisi economica del dopoguerra, della conseguente fine del boom della prosperità mai vista prima nei secoli dei secoli. Un periodo storico che molti dei nostri lettori hanno vissuto, o di cui hanno sentito parlare dai testimoni, stante la vicinanza temporale a noi di quell’anno. La simpatica trovata di “Sombrero Swing” è uno di quei rari casi in cui si fa l’onesto lavoro di presentare la Storia recentissima a noi, a farcela rivivere in quanto presenti o quasi presenti ad essa. Ci fa quindi innalzare voti a Clio, musa della Storia, perché la fatica letteraria di Aluzzi e Marani non si concluda qui, ammannendoci altre degne opere in un futuro non troppo lontano.                        

Un’osservazione: la filologica ricostruzione del periodo storico di cui Aluzzi e Marani fanno uso, la dinamicità e i colpi di scena, portano a ritenere blasfemo l’inutilizzo della loro opera per NON trarne un film.                                     

Raccomando volentieri a tutti gli appassionati del genere la lettura di questo libro da cui trarranno il piacere dell’avventura unito all’erudizione storica. 

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G.G. Montevenere.

Storie di Andrea Re.


"Storie di Andrea Re" per il sociale ricorda:

Quando guidi, guida e basta.

Non abbandonare gli animali.   

 

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