Vincenzo Agostino ospite d’onore al Centro per il Protagonismo Giovanile di Cornaredo.
Ai tanti il nome di Vincenzo Agostino potrà sembrare il nome
di uno sconosciuto, invece è il nome di una persona che continua a cercare la
verità. Perché Vincenzo, 86 anni compiuti il 22 marzo, ha una storia, anzi ha
un fardello, un carico che si porta dietro da troppi anni, precisamente dal
1989, quando il 5 agosto il figlio Antonino, agente di polizia di Stato, e la
nuora Ida Castelluccio che portava in grembo il frutto del loro amore, vennero
uccisi barbaramente sotto gli occhi di Vincenzo e della moglie Augusta Schiera.
Le ragazze e i ragazzi del Centro per il Protagonismo Giovanile con Vincenzo Agostino |
Vincenzo Agostino |
Vincenzo è arrivato a Milano da Palermo per presenziare alla manifestazione, organizzata da Libera e da Avviso Pubblico, nella Giornata nazionale per ricordare le vittime innocenti delle mafie, insieme alla figlia Flora e al nipote Nino, studente di giurisprudenza. Dopo questa giornata impegnata, senza riposare Vincenzo ha deciso di andare a Cornaredo, su invito di Flavio Barattieri e dei ragazzi del Centro per il Protagonismo Giovanile, ma Vincenzo era ignaro di tutto, cioè della sorpresa che le ragazze e i ragazzi avevano preparato tutta per lui, una pizzata insieme e uno spettacolo composto da brani letti, canzoni cantate e balli, con spegnimento delle 86 candeline e taglio della torta finale.
“Forse sono l’unico padre vivente che abbia visto ucciso il
proprio figlio davanti agli occhi. Si immagini come mi potevo sentire, un padre
che non ha potuto aiutare il figlio mentre cadeva sotto i colpi di quei
bastardi, facevano il tiro a segno, lo hanno ucciso sotto i miei occhi” ha raccontato
con molta commozione Vincenzo ricordando quel brutto giorno. “Non soltanto
hanno colpito lui, ma tutta la sua famiglia, la sua giovane moglie che era in
stato interessante. Vedere mia nuora colpita, strisciare per terra per andare a
morire a fianco al suo Nino. Mia moglie coraggiosamente ha cercato di portarla
in salvo, l’hanno caricata in auto e l’hanno portata al pronto soccorso, ma era
già morta, colpita al cuore, era caduta come un uccellino”.
I protagonisti dello spettacolo a sorpresa per Vincenzo Agostino. |
“Su mio figlio hanno buttato tanto di quel fango addosso, dicendo che era tutta una questione di pelo, di femmine, invece mio figlio stava facendo indagini sulla corruzione, tra uomini deviati dello Stato, uomini deviati della magistratura, e tanti altri” Vincenzo da quel giorno, e fino a quando non andranno in galera i mandanti, si è ripromesso di non tagliarsi più ne barba ne capelli “io voglio sapere perché hanno ucciso mio figlio”. Il mistero si infittisce quando nel portafoglio di Antonino è stato detto che hanno rinvenuto un biglietto con scritto: “se mi succede qualcosa guardate dentro il mio armadio”. “Hanno preso mia figlia ancora minorenne due agenti l’hanno portata a casa di Nino, hanno cercato, hanno trovato quello che cercavano e hanno detto possiamo ritornare. Cosa hanno trovato? Io come padre avevo diritto di vedere quello che aveva scritto mio figlio, niente. L’indomani, di domenica, arrivano il capo della Polizia e il ministro dell’interno, perché si scomodano queste persone? Per un poliziotto e per la moglie”. 33 anni a cercare giustizia. In conclusione del suo discorso di ringraziamento Vincenzo ha detto ai giovani: “le vostre mani le dovete tenere pulite, non cercate mai la vendetta”. Presenti all’incontro oltre ai familiari dei giovani, l’amministrazione comunale rappresentata dal sindaco Yuri Santagostino e dall’assessore Claudia Munero.
Galleria fotografica in fondo.
Andrea Re
Spazio libero. Per info: storiediandreare@gmail.com
ENGLISH VERSION by Google Translate
Who is the puppeteer? Who pulls the strings from above?
Vincenzo Agostino guest of honor at the Center for Youth
Protagonism in Cornaredo.
To many, the name of Vincenzo Agostino may seem like the
name of a stranger, but it is the name of a person who continues to seek the
truth. Because Vincenzo, who turned 86 on 22 March, has a history, indeed he
has a burden, a load that he has been carrying around for too many years,
precisely since 1989, when on 5 August his son Antonino, a state police
officer, and his daughter-in-law Ida Castelluccio who was carrying the fruit of
their love in her womb, were brutally killed under the eyes of Vincenzo and his
wife Augusta Schiera.
Vincenzo arrived in Milan from Palermo to attend the
demonstration, organized by Libera and by Alert Pubblico, on the national day
to remember the innocent victims of the mafia, together with his daughter Flora
and his nephew Nino, a law student. After this busy day, without resting,
Vincenzo decided to go to Cornaredo, at the invitation of Flavio Barattieri and
the boys of the Center for Youth Protagonism, but Vincenzo was unaware of
everything, that is, of the surprise that the girls and boys had prepared, a
pizza together and a show composed of passages read, songs sung and dances,
with the blowing out of the 86 candles and the cutting of the final cake.
“Perhaps I am the only living father who has seen his son
killed in front of his eyes. Imagine how I felt, a father who was unable to
help his son as he fell under the blows of those bastards, they were shooting,
they killed him before my eyes” Vincenzo said with great emotion, recalling
that bad day. “Not only did they hit him, but his whole family, his young wife
who was pregnant. Seeing my daughter-in-law stricken, crawling on the ground to
go and die next to her Nino. My wife bravely tried to take her to safety, they
loaded her into the car and took her to the emergency room, but she was already
dead, hit in the heart, she had fallen like a bird ”.
"They threw a lot of mud at my son, saying it was all a
matter of fur, of females, instead my son was investigating corruption, among
deviant men of the state, deviant men of the judiciary, and many others"
Vincenzo da that day, and until the instigators go to jail, he promised himself
not to cut his beard or hair again "I want to know why they killed my
son". The mystery deepens when it is said in Antonino's wallet that they
found a note with the inscription: "if something happens to me, look
inside my closet". “They took my daughter who was still a minor, two
officers took her to Nino's house, they searched, they found what they were
looking for and they said we can go back. What did they find? As a father, I
had the right to see what my son had written, nothing. The next day, on Sunday,
the Chief of Police and the Minister of the Interior arrive, why bother these
people? For a policeman and his wife." 33 years of seeking justice. At the
end of his acceptance speech, Vincenzo said to the young people: "You must
keep your hands clean, never seek revenge". In addition to the families of
the young people, the municipal administration represented by the mayor Yuri
Santagostino and the councilor Claudia Munero were present at the meeting.
Andrea Re
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