“Studiate, studiate, studiate” è questo l’incipit motivante per sfuggire alle mafie.

Presenti le scuole secondarie di secondo grado e molti studenti allo svelamento della targa al Parco della Legalità.

Mercoledì 22 marzo 2023 è stata una di quelle giornate in cui molti non potranno dimenticare ciò che è avvenuto al Parco della Legalità in via San Bernardo a Rho, un momento importante è stato lo svelamento della targa disegnata dalle scuole, ma ancora più importanti sono stati i momenti di riflessione e di condivisione che tutte le studentesse e gli studenti delle varie scuole presenti, con delegazioni, hanno apportato. Liceo Majorana in tutte le sue componenti, Liceo Rebora, Istituto Mattei, Istituto Cannizzaro, Istituto Puecher Olivetti, Accademia Stabat Mater.

Gli studenti in corteo per raggiungere il parco della Legalità

La 5^H del Liceo Majorana: ha presentato il progetto che ha portato alla realizzazione del Parco della Legalità grazie al Bilancio Partecipato del 2018.

Le classi 2^AST e 2^BST dell’Istituto tecnico Mattei hanno simulato una intervista a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, interpretando sia i giovani interlocutori sia i magistrati vittime delle terribili stragi del 1992, pronti a esortare i ragazzi a studiare e a impegnarsi per coltivare la memoria e non dimenticare il sacrificio di chi ha lottato contro la mafia.

La classe 3^A dell’Itis Cannizzaro ha ricordato la figura di don Pino Puglisi, mentre una targa veniva applicata alla pianta che celebrerà la sua memoria.

Alla 3^AC del Liceo Classico Rebora è stato affidato il ricordo di Peppino Impastato, mentre le classi 3°^Aes e 3^Bes del liceo Rebora hanno rievocato la storia di opposizione alla mafia delle sorelle Pilliu tratta dal libro “Io posso “di Piff e Marco Lillo, utilizzando anche il metodo di scrittura poetica del caviardage.

Studenti di Chimica Materiali dell’Itis Cannizzaro hanno realizzato cartelloni sulla presenza della ‘Ndrangheta a livello locale. Le classi 4^C e 4^F del Liceo Scientifico Majorana hanno simulato parti del processo contro i responsabili della morte di Lea Garofalo. Quattro studenti di 3^A e 5^E dell’Istituto Olivetti hanno dedicato il loro impegno a Vittorio Maglione (1987-1991, ucciso dalla camorra) e Lia Pipitone, vittima di Cosa Nostra (Palermo 16 agosto 1958-23 settembre 1983). Infine la 5^L del liceo linguistico  Majorana ha ricordato l’impegno dell’associazione Libera.

L’Accademia Stabat Mater ha accompagnato la mattinata di riflessione con brani proposti dalle violiniste Olivia Bruno (2A del liceo Rebora Scienze Umane) e Ilaria Tortora (3 F del Liceo linguistico Majorana).

Tutta la mattinata si è svolta davanti all’Amministrazione comunale, presenti il sindaco Andrea Orlandi, l’assessore alla Legalità Nicola Violante, affiancato dagli assessori Paolo Bianchi, Valentina Giro, Emiliana Brognoli, la presidente della Commissione antimafia e Legalità, Clelia La Palomenta, il consigliere Daniele Paggiaro, e le forze dell’ordine.


Allo svelamento della targa, il sindaco Andrea Orlandi, ha iniziato il suo breve intervento con queste parole: “Questo terreno è il primo bene confiscato alla criminalità organizzata entrato in possesso del Comune di Rho, è ritornato alla vita ed è presentato come una idea di successo nel recupero dei beni confiscati, visto il percorso partecipativo che lo ha accompagnato”, ha poi ricordato la giornata precedente a Milano, alla manifestazione di Libera cui ha partecipato con 400 studenti delle scuole rhodensi . Cerimonia quella di Milano ricordata anche da Salvatore Borsellino, presente al Parco della Legalità, che ha dichiarato: “Ieri sono stati letti i nomi delle vittime ed è giusto perché tante famiglie non li sentono mai ricordare. Mia madre il giorno dopo l’uccisione di mio fratello,  chiamò me e mia sorella Rita e ci disse che da quel giorno saremmo dovuti andare dappertutto a parlare, a raccontare, per non far morire il sogno di Paolo. Disse che fino a quando qualcuno avrebbe parlato di lui, Paolo non sarebbe morto. Credo che il suo sogno fosse così grande, da non avere bisogno di noi. Paolo ha sacrificato la sua vita per amore e Antonino Caponnetto mi disse che non hanno inventato una bomba che uccide l’amore. Mia madre ci ha fatto anche giurare di pronunciare in ogni occasione di memoria, e lo faccio anche oggi, i nomi degli agenti della scorta: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli: avevano sogni e speranze e li hanno sacrificati per difendere la vita del loro giudice. Non dobbiamo dimenticare, dobbiamo continuare a ricordare ciascuno e a favorire la crescita di una solida consapevolezza collettiva”.

Salvatore Borsellino e Clelia La Palomenta.

Questo il commento al termine della giornata della presidente Clelia La Palomenta: “Mattinata bellissima dove con un centinaio di studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Rho abbiamo dimostrato che è possibile abbattere il muro dell'indifferenza con la formazione e la cultura della legalità e dell'antimafia. Stamane i giovani studenti hanno dimostrato che "Le loro idee camminano sulle nostre gambe" come diceva Giovanni Falcone e tutti noi abbiamo respirato il fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e della complicità come diceva Paolo Borsellino. Abbiamo creato questa bellissima rete a Rho con gli studenti e i docenti di tutte le scuole e siamo certi che crescerà sempre più forte e responsabile la cultura dell'antimafia per contrastare il fenomeno mafioso purtroppo radicalizzato sul nostro territorio”.

Galleria fotografica in fondo.

Andrea Re

Spazio libero. Info: storiediandreare@gmail.com

ENGLISH VERSION by Google Translate

"Study, study, study" is the motivating incipit to escape the mafia.

Secondary schools and many students were present at the unveiling of the plaque at the Parco della Legalità.

Wednesday 22 March 2023 was one of those days in which many will not be able to forget what happened at the Parco della Legalità in via San Bernardo in Rho, an important moment was the unveiling of the plate designed by the schools, but even more important were the the moments of reflection and sharing that all the students of the various schools present, with delegations, contributed. Majorana High School in all its components, Rebora High School, Mattei Institute, Cannizzaro Institute, Puecher Olivetti Institute, Stabat Mater Academy.

The 5th H of the Liceo Majorana: presented the project that led to the creation of the Parco della Legalità thanks to the 2018 Participatory Budget.

The 2nd AST and 2nd BST classes of the Mattei Technical Institute simulated an interview with Giovanni Falcone and Paolo Borsellino, playing both the young interlocutors and the magistrates who were victims of the terrible massacres of 1992, ready to exhort the kids to study and commit themselves to cultivate memory and don't forget the sacrifice of those who fought against the mafia.

Class 3 ^ A of Itis Cannizzaro recalled the figure of Don Pino Puglisi, while a plaque was applied to the plant that will celebrate his memory.

The memory of Peppino Impastato was entrusted to the 3rd AC of the Rebora Classical High School, while the 3rd Aes and 3rd Bes classes of the Rebora high school recalled the story of the Pilliu sisters' opposition to the mafia taken from the book "I can" by Piff and Marco Lillo, also using the caviardage method of writing poetry.

Material Chemistry students of the Itis Cannizzaro have created posters on the presence of the 'Ndrangheta at a local level. The 4th C and 4th F classes of the Majorana Scientific High School simulated parts of the trial against those responsible for the death of Lea Garofalo. Four 3rd grade and 5th grade students from the Olivetti Institute dedicated their efforts to Vittorio Sweater (1987-1991, killed by the Camorra) and Lia Pipitone, victim of the Cosa Nostra (Palermo, August 16, 1958-September 23, 1983). Finally, the 5th L of the Majorana linguistic high school recalled the commitment of the Libera association.

The Stabat Mater Academy accompanied the morning of reflection with pieces proposed by the violinists Olivia Bruno (2A of the Rebora Scienze Umane high school) and Ilaria Tortora (3 F of the Majorana linguistic high school).

The whole morning was held in front of the municipal administration, in the presence of the mayor Andrea Orlandi, the councilor for Legality Nicola Violante, flanked by the councilors Paolo Bianchi, Valentina Giro, Emiliana Brognoli, the president of the Anti-Mafia and Legality Commission, Clelia La Palomenta, and law enforcement.

When the plaque was unveiled, Mayor Andrea Orlandi began his brief speech with these words: "This land is the first asset confiscated from organized crime that came into the possession of the Municipality of Rho, it has returned to life and is presented as an idea of success in the recovery of confiscated assets, given the participatory path that accompanied it”, he then recalled the previous day in Milan, at the Libera demonstration in which he participated with 400 students from the Rhodens schools. The ceremony in Milan was also remembered by Salvatore Borsellino, present at the Parco della Legalità, who declared: ““Yesterday the names of the victims were read and it is right because many families never hear them remembered. The day after my brother was killed, my mother called me and my sister Rita and told us that from that day on we would have had to go everywhere to talk, to tell stories, so as not to let Paolo's dream die. She said that as long as someone talked about him, Paul would not die. I think his dream was so big that he didn't need us. Paolo sacrificed his life for love and Antonino Caponnetto told me that they didn't invent a bomb that kills love. My mother also made us swear to pronounce on every occasion of memory, and I still do today, the names of the escort agents: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina and Vincenzo Fabio Li Muli: they had dreams and hopes and they sacrificed them to defend the life of their judge. We must not forget, we must continue to remember each one and to foster the growth of a solid collective awareness".

This was President Clelia La Palomenta's comment at the end of the day: "A beautiful morning where with a hundred students from the 2nd grade secondary schools of Rho we demonstrated that it is possible to break down the wall of indifference with the training and culture of legality and of the anti-mafia. This morning the young students demonstrated that "Their ideas walk on our legs" as Giovanni Falcone said and we all breathed in the fresh scent of freedom which opposes the stink of moral compromise, indifference, contiguity and complicity as he said Paolo Borsellino. We have created this beautiful network in Rho with students and teachers of all schools and we are sure that the anti-mafia culture will grow stronger and more responsible to counter the mafia phenomenon unfortunately radicalized in our area".

Andrea Re













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