Cambiamento climatico: ripensiamo al verde.
E’ stato un caso, non è stato assolutamente ricercato questo
incontro con Luca Restelli, un architetto paesaggista, che si
occupa di progettazione dall’ampia scala, quale può essere la sistemazione del
territorio fino alla piccola scale, quali il parco urbano, i giardini e le
piazze. Un incontro che ho sfruttato subito, visto ciò che sta accadendo
ultimamente, QUI ARTICOLO, che mi ha permesso di conoscere qualcosa di più
sulle essenze arboree, comunemente piante o arbusti, e la loro vita in questi tempi di cambiamento climatico.
Ormai siamo proiettati in un processo irreversibile.
L'architetto paesaggista Luca Restelli. |
“I cambiamenti climatici ormai ci sono, lo abbiamo visto in
questi giorni, e lo abbiamo visto questa estate, grandine, vento, aumento della
pioggia, bombe d’acqua; bisogna iniziare a fare i conti con questa nuova
tipologia di clima. Il cambiamento climatico, esiste o non esiste, per noi è importante
capire il dato di fatto che sta succedendo qualcosa di diverso, chi è la causa
o chi non è la causa momentaneamente non ci interessa più, dobbiamo essere più
concreti” ha dichiarato l’architetto
paesaggista Luca Restelli, sottolineando che da qui in avanti la gestione
del territorio e del verde non sarà più come prima.
“Nonostante ciò che è accaduto in questi giorni, non
possiamo pensare di fermarci, a livello di progettazione di inserimento del
verde, quando un albero cade noi non possiamo fermarci, dobbiamo sempre pensare
che dobbiamo fare i conti con quello che sta accadendo. Continuando e
modificando, cercando di limare la nostra progettazione rispetto a ciò che sta
succedendo”.
“Bisogna continuare a monitorare il territorio e ciò che è
già esistente, come fanno gli agronomi, ne abbiamo avuto la prova proprio ieri,
le piante che cadono sono sane. Per questo non dobbiamo fermarci, ma continuare
a inserire piante, perché creano ossigeno, diminuiscono la temperatura nelle
città, e fanno vivere noi meglio”. Un interessante passaggio è stato quello
riguardante le piante cadute, che possono essere utilizzate da varie
associazioni per riutilizzare quel legno creando una economia circolare.
In estate a causa del forte calore la cosa più importante
per le piante è quella di essere annaffiata sempre, e deve avere una manutenzione
costante negli anni. “Le estati passate hanno fatto molta fatica le piante
secolari, per questo, per il mantenimento del verde, è consigliabile bagnare le
piante adulte, perché perdere una pianta di cinquant’anni vuol dire dover
aspettare altri cinquant’anni per ricreare la stessa situazione, lo stesso habitat. Le piante più
piccole, quelle usate per la riforestazione, sono più semplici da sostituire”
con la crisi attuale dei vivai è difficile attualmente avere piante già
cresciute “per questo bisogna anche ripensare alle progettazioni” ha concluso l’architetto
paesaggista Luca Restelli.
Storie di Andrea Re.
Quando guidi, guida e basta.
Non abbandonare gli
animali.
ENGLISH VERSION by Google Translate.
Climate change: let's rethink green.
It was a coincidence, this meeting with Luca Restelli, a
landscape architect, who deals with planning from large scales, such as the
arrangement of the territory, to small scales, such as urban parks, gardens,
was absolutely not sought after. and the squares. An encounter that I
immediately took advantage of, given what has been happening lately, HERE
ARTICLE, which allowed me to know something more about tree species, commonly
plants or shrubs, and their life in these times of climate change. We are now projected
into an irreversible process.
“Climate changes are now here, we have seen it in recent
days, and we have seen it this summer, hail, wind, increased rain, water bombs;
we need to start dealing with this new type of climate. Climate change, whether
it exists or not, for us it is important to understand the fact that something
different is happening, who is the cause or who is not the cause is no longer
of interest to us at the moment, we must be more concrete" declared the
landscape architect Luca Restelli, underlining that from now on the management
of the territory and greenery will no longer be the same as before.
“Despite what has happened in recent days, we cannot think
of stopping, in terms of planning for the insertion of greenery, when a tree falls
we cannot stop, we must always think that we must deal with what is happening.
Continuing and modifying, trying to refine our design compared to what is
happening."
“We must continue to monitor the territory and what already
exists, as agronomists do, we had proof of this just yesterday, the plants that
fall are healthy. This is why we must not stop, but continue to insert plants,
because they create oxygen, reduce the temperature in cities, and make us live
better." An interesting passage was that regarding fallen plants, which
can be used by various associations to reuse that wood, creating a circular
economy.
In summer, due to the strong heat, the most important thing
for plants is to always be watered, and it must have constant maintenance over
the years. “In the past summers the centuries-old plants struggled a lot, for
this reason, to maintain the greenery, it is advisable to water the adult
plants, because losing a fifty-year-old plant means having to wait another
fifty years to recreate the same situation. The smaller plants, those used for
reforestation, are easier to replace" with the current crisis in nurseries
it is currently difficult to have already grown plants "for this reason we
also need to rethink the designs" concluded the landscape architect Luca
Restelli.
Storie di Andrea Re.
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