IT Mattei, mostra Trasporto 81 e commemorazione liberazione di Flossenburg
Quest’anno si è svolta a Flossenburg la 79^ esima commemorazione annuale della Liberazione del campo di concentramento di Flossenburg da parte delle truppe americane, avvenuta il 23 aprile 1945.
Per la seconda volta è stata organizzato il viaggio della Memoria da parte di Carmen Meloni di Aned Milano e della consigliera comunale di Rho Clelia La Palomenta, a cui hanno partecipato non solo alcuni familiari del trasporto 81 ma anche di cittadini rhodensi e non, tra cui il presidente di ANPI Bollate Giuseppe Parisi con sua moglie.
E’ importante rilevare l’impegno di Carmen Meloni, che ha sempre tenuto i contatti col direttore del Memoriale di Flossenburg, Jorge Skriebeleit;In tal modo si è avuta la possibilità di mandare una delegazione di 6 studenti rhodensi scelti tra le classi 5 dell’IT Mattei accompagnati dalla docente d’inglese Emma Auriello.
A tale proposito anche la consigliera La Palomenta si sta impegnando per la realizzazione di un gemellaggio tra l’istituto di Rho e il Gymnasium Neustadt/ WN che ha anche indirizzo tecnico.
Gli studenti, partiti il 13 aprile, hanno partecipato al MEETING YOUTH insieme alle delegazioni di studenti ungheresi e tedeschi ; durante la settimana hanno svolto attività di approfondimento storico sulle tematiche del nazionalsocialismo e delle deportazioni arricchendo anche la loro conoscenza della lingua inglese. Lo scopo di tale esperienza non rimarrà solo agli studenti che hanno partecipato al viaggio ma saranno loro che porteranno all’attenzione degli altri studenti dell’istituto quanto appreso.
La delegazione degli adulti, invece, è partita da Rho venerdì mattina 19 aprile con mezzi propri e arrivata a destinazione si è ritrovata ad affrontare temperature molto basse, con vento pioggia e neve che hanno reso ancora più impattante la visita al campo svoltasi nella mattinata del sabato, accompagnati dagli amici Friedo e Petra che sono stati i traduttori della guida che parlava solo tedesco.
Alle 16 c’è stata l’inaugurazione della mostra “I deportati del trasporto 81” che ha riscosso molto successo anche nei giorni successivi ; il progetto era stato presentato al Memoriale da Carmen Meloni e alcuni familiari l’anno precedente e avendo riscontrato grande interesse, durante i mesi precedenti il direttore ha fatto realizzare i pannelli che sono stati allestiti all’interno del BUNKER del campo in occasione della commemorazione annuale .
La cerimonia si è svolta alla presenza di numerose persone provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Il primo intervento è stato fatto dal direttore Jorg che, visibilmente commosso, ha ringraziato il folto numero di italiani arrivati a Flossenburg quest’anno. I suoi ringraziamenti sono stati rivolti anche alla delegazione dei 6 studenti e della docente del Mattei. Carmen Meloni, circondata dai familiari dei deportati italiani lì presenti, ha illustrato i contenuti della mostra sia in lingua italiana sia inglese con voce rotta dalla commozione.
I sopravvissuti purtroppo ogni anno sono sempre meno ma ancora una volta era presente il 98enne Leon Weintraub, numero di matricola 82707.
Durante la mattinata di domenica la delegazione si è recata alla visita della cava, poco distante dal campo,dove i deportati ogni giorno erano costretti a lavorare in condizioni disumane. La neve scesa copiosa ci ha riportato col pensiero alla loro sofferenza.
Nel pomeriggio c’è stata prima la commemorazione ufficiale all’interno della tensostruttura alla presenza delle autorità bavaresi con l’intervento molto toccante del nipote di un altro sopravvissuto olandese, che ha raccontato di aver percorso diversi km a piedi in ricordo della marcia della morte di suo nonno Anton, al quale aveva promesso che un giorno si sarebbe recato a Flossenburg per portare il suo numero di matricola strappato dalla casacca.
Nella piazza dell’appello, dove erano poste le corone di tutte le nazioni dei deportati presenti nel campo, sono state fatti altri interventi ufficiali. Purtroppo a causa delle cattive condizioni atmosferiche non è stato fatto il corteo per depositare le corone sulle lapidi nella Valle della Morte. Davanti alla corona italiana offerta dal console Sergio Maffettone, la consigliera Clelia La Palomenta, circondata dai familiari dei deportati e dagli altri partecipanti compresi gli studenti del Mattei ,con a fianco il gonfalone della città di Rho, ha ricordato i nomi dei deportati dei familiari lì presenti e l’importanza del “Mai Più".
La consigliera ha chiuso la commemorazione leggendo la toccante lettera consegnatale dal sindaco Andrea Orlandi tra gli applausi delle persone presenti.
Sono stati giorni molto intensi di condivisione di forti emozioni da parte del neonato gruppo unitosi nell’abbraccio della MEMORIA.
Testo e immagini Clelia La Palomenta e Carmen Meloni
Storie di Andrea Re
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